"Eparchia periferica." Una nuova pubblicazione sulla vita religiosa medievale, Przemyśl, la regione di Przemyśl e altro ancora

I risultati della storiografia polacca sono stati recentemente arricchiti da un'opera non solo innovativa dal punto di vista cognitivo, perché introduce nella circolazione scientifica documenti finora inediti, ma anche di eccellente qualità letteraria. L'Archivio centrale dei documenti storici di Varsavia ha pubblicato un'ampia monografia, di oltre 1.300 pagine, dal titolo un po' provocatorio "Eparchia di Peryferyjna. Diocesi ortodossa di Przemyśl fino al 1596".
L'autore è il dott. Jacek Krochmal, ex ricercatore presso l'Archivio di Stato di Przemyśl e per 17 anni vicedirettore dell'Archivio centrale dei documenti storici di Varsavia. È autore di numerose opere storiche su Przemyśl e sulla regione. La città sul fiume San è stata oggetto della sua tesi di dottorato "Ebrei e cristiani a Przemyśl negli anni 1559-1772", discussa nel 1994 presso l'Università Cattolica di Lublino (di cui è laureato). La tesi è stata pubblicata da TPN e il suo autore ha ricevuto il premio Professor Stanisław Gądecki dall'Istituto Scientifico del Sud-Est. Marceli Handelsman. Jacek Krochmal è anche autore di un trattato fondamentale sui sigilli e sugli stemmi della città di Przemyśl (pubblicato da TPN 1997).
L'attuale pubblicazione "Peryferyjna eparchy" è, per così dire, il coronamento dei suoi successi scientifici. Come lui stesso ricorda, ci ha lavorato per oltre 30 anni. La sua realizzazione si basa non solo su una conoscenza approfondita della letteratura sull'argomento, ma soprattutto su un'analisi dettagliata dei documenti d'archivio, sia quelli noti che quelli fino ad allora sconosciuti agli storici. Ha condotto ricerche in ben 9 archivi polacchi e ucraini e persino negli archivi vaticani, utilizzando materiale manoscritto disponibile nelle principali biblioteche scientifiche.
Il libro, basato sui documenti raccolti e sulla letteratura esistente, non è solo una descrizione monotematica della diocesi ortodossa di Przemyśl, ma anche un'analisi approfondita della storia del territorio di confine, dove le influenze delle civiltà bizantina e latina si scontrarono almeno dal X secolo. Di conseguenza, nell'area menzionata vennero istituite le strutture amministrative e pastorali di due diocesi: quella cristiana orientale (talvolta chiamata ortodossa) e quella cattolica romana. Due religioni, ma lo stesso sistema economico e la stessa struttura sociale hanno dato vita a un patrimonio culturale specifico, senza pari nell'Europa occidentale. Non mancarono imitazioni e perfino prestiti diretti nell'ambito delle pratiche quotidiane, dei costumi, delle forme di pietà e perfino delle conversioni reciproche, il più delle volte causate da matrimoni interreligiosi. La vita economica richiedeva un insediamento costante, vale a dire nuove mani al lavoro. Così, durante tutto il Medioevo, giunsero nuovi coloni nella terra di Przemyśl: sia polacchi che ruteni (come venivano chiamati allora gli ucraini), ma anche valacchi, tedeschi, armeni, cechi; le prime fonti, già del XII secolo, menzionano qui una fabbrica ebraica.
Alla ricerca dell'unità
L'autore, scrivendo della storia dell'Eparchia orientale di Przemyśl, ha cercato di inserirla nello sfondo della storia regionale e universale. Ha presentato il territorio, ha caratterizzato la popolazione, ha verificato la rete parrocchiale ortodossa, i monasteri, compresi i principali centri della vita religiosa, la questione del riconoscimento dei sacramenti e, soprattutto, ha avviato e spontaneo impegno per l'unità. In questo contesto, la sua analisi non tanto dei processi separatisti quanto, soprattutto, della ricerca dell'unità è estremamente preziosa dal punto di vista cognitivo. A tal fine, ha ricordato l'Unione di Firenze del 1439, avviata a Roma e Costantinopoli, nonché le successive iniziative provinciali all'interno della Confederazione polacco-lituana sotto forma dei Sinodi di Brest, che alla fine portarono all'unità di gran parte della Chiesa ortodossa con la Santa Sede nel 1596. È vero che quest'ultimo non portò all'unificazione della diocesi ortodossa di Przemyśl con la Chiesa cattolica, perché questa avvenne solo quasi 100 anni dopo, dopo l'acquisizione della diocesi di Przemyśl da parte del vescovo Innocenzo Winnicki.
L'opera di Jacek Krochmal porta alla conoscenza di molti fatti noti ma reinterpretati dall'autore, ma anche di molti fatti fino a quel momento completamente sconosciuti. La nuova monografia ha quindi un carattere fondamentale e d'ora in poi sarà impossibile scrivere sulla storia, il territorio e la società di Przemyśl e dell'ex terra di Przemyśl dal X alla fine del XVI secolo senza una conoscenza approfondita degli stessi.
La promozione del libro ha avuto luogo presso l'Archivio di Stato di Przemyśl l'11 aprile di quest'anno.
Stanisław Stepien
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